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ILIAD   La piu famosa leggenda di guerra
Durante le nozze di Peleo e Tetide, le tre dee Giunone, Minerva e Venere, essendo venute tra loro a contesa per un pomo d'oro destinato alla piu bella, furono mandate da Giove sul monte Ida da Paride, perchè le giudicasse. Paride diede il pomo a Venera, che gli promise in dono la donna piu bella del mondo. Cosi con il suo aluto, Paride rapi da Sparta Elena, la bellissima moglie di Menelao, re di quella città. L'offesa fatta a menelao suscitò l'ira di tutti i principi greci, che decisero di far vela verso Troia con i loro eserciti, per vendicarsi. Ma dopo nove anni di battaglie, la rocca di Troia ancora resisteva. Ad aggravare la situazione dei Greci si aggiunse la contesa tra Achille e Agamennone, due tra i più importanticapi greci, a causa di una schiava, e il conseguente ritiro di Achille, sdegnato, dalla mischia. Da questo punto partono il poema di Omero e il nostro gioco.


ODYSSEY     Gli dei si affrontano
Terminata la guerra di troia con la caduta della sua rocca e la fine del regno di Priamo, gli eroi greci vincitori si disposero a tornare in patria, ciascuno alla sua casa. Di tutti, il viaggio più lungo e doloroso fu quelle di Ulisse, che durò dieci anni interi, tanti quanti era durato l'assedio di Troia. Ulysse, l'eroe decisivo per la vittoria greda, che con la sua astuzia era riuscito a penetrare nella città nemica con l'inganno del cavallo, era sotto la protezione di Minerva, prediletta figlia di Giove; sotto il suo benevolo sguardo era salpato dalle spiagge ancora fumanti dell'Asia, verso la casa dove l'attendeva la fedele moglie Penelope e il coraggioso figlio Telemaco, con la promessa del consiglio degli Dei di giungervi. Ma l'ira di nettuno, suo avversario, gli scatena contro venti e tempeste, buttandolo ora su isole incantate, ora su scogli popolati di mostri, che lentamente gli decimarono la flotta. Fino alla fine, solo e su di una zattera, continuò il suo peregrinare, in balia di forze superiori che con la sua sola astuzia non avrebbe mai potuto dominare.

ATTILA       La calata degli Unni

Attila e' un gioco di simulazione storico-ipotetica, basata sulle lotte fra barbari, romani e barabari romanizzati (foederati) svoltesi verso la meta' del seocolo v dell'era. Storico-Ipotetico significaqui l'inclusione nello sviluppo della' partita, accanto a situazioni che riflettono la stretta realta' storico, si simulazioni di fatti non reali ma possibli nel periodo riprodotto.





LANDSKNECHT
Nel secolo XV, allo scopo di contrapporre alle ormai famose milizie svizzere un corpo che avesse le stesse caratteistische di potenza e qualità, Massimiliano 1 d'Asburgo crea i Landsknecht (Lanzischenecchi), un' orda devastante che subito si crea una fama di invincibilità pari a quella che circonda i più esperti e noti colleghi elvetici. Armati di picche, alabarde, spade e delle più moderne armi di lancio, queste bande multicolori si rovesciano su tutta l'Europa come una nube di voraci predatori, senza che alcun potere militare o morale riesca a contenerie. In questo gioco gli scontri fra milizie nemiche sono resi in una scala tattica assolutamente realistica (ogni pedina un uomo o un cavallo), permettendo anche, a chi volesse superare i limiti di schieramenti storici pre-organizzati, di creare un modo bilianciato e storicamente ineccepibile la propria ed originale "compagnia d'arme". Un regolamento a più livelli di difficoltà permetterà inoltre di cimentarsi in vari tipi di scontri, partendo dalla scaramuccia fra sbandati per arrivare fino allo scontro campale con più di 300 pedine per parte.

YORKTOWN
Un assedio che decise la nascita degli stati uniti
Nel Luglio del 1781 il generale Washington, dopo un periodo di stasi nelle operazioni, ricevette notizia che un corpo di spedizione francese, portato dall' Ammiraglio conte François de Grasse dalle Indie orientali stava arrivando in rinforzo alle truppe francesi già presenti in America. Vista l'inutilità di ulteriori attacchi contro le truppe del Generale inglese Sir Clinton, strettamente arrocate nella città di New York, decise di spostare le operazioni a sud. La citta di Yorktown era stata appena rinforzata dal Generale Cornwallis, commandante inglese per il settore sud, al fine di meglio controllare l'ingresso del fiume York. Subito Washington ordino a Lafayette di bloccare la penisola di Yorktown, per impedire eventuali fughe, pur sapendo di correre un grosso rischio, data la vicinanza di altri due corpi inglesi, che avrebbero potuto tagliare in due le forze franco-americane. Ma una vittoria in quel moemento era necessaria per sbloccare la situazione di stallo in cui gli Americani si trovavano, a tutto loro svantaggio, ed egli decise di correre il rischio. Cosi, nei settembre del 1781, aveva radunato sufficienti forze, tra Americani e Francesi per dare inizio all'assedio della munitissima posizione nemica, assedio che avrebbe potuto dare una svolta decisa a tutta la storia del nuovo continente.

AUSTERLITZ     La battaglia dei 3 Imperatori
Il Novembre del 1805 proponeva a Napoleone un problema che questi aveva gia dovuto affrontare durante le precedenti campagne. La grande armata era estesa su un vasto arco territoriale da Ulm a Vienna, continuando attraverso Innsbruck e Graz. l'esercito alleato, superiore per forze e cannoni, anch'esso sparpagliato un po per tutta europa, ma dovunque in rapporto superiore a quello francese. L'unico sistema di evitare molte sconfitte localiera di costringere i nemici ad un unica battaglia decisiva anche con rapporto di forze ragionevomente sfavorevole cosi: occupata la cittadina di Austerlitz e la vicina altura di pratzen napoleone tese la sua trappola: alletare le forze nemiche ad un attacco immediato, prima dell' arrivo di altrin rinforzi, mentre le riserve francesi si sarebbero congiunte con l'imperatore riducendo cosi il vantaggio numerico degli austro-russi.


JENA    Vittorie e confitte di Napoleone

14 Ottobre 1806 - Lo scontro tra le nuove concezioni di guerra francesi come movimento e carica psicologica e le vecchie tradizioni prussiane di disciplina e presunzione di imbattibilità.








WATERLOO    L'ultima grande battaglia

18 Giugno 1815 - la grande ultima battaglia contro gli irriducibili nemici di Napooleone; per decidere il futuro dell'Impero e di tutta l'Europa.







BONAPARTE
Le campagne napoleoniche
"Bonaparte" e un gioco strategico che permette di simulare tutte le campagne napoleoniche in Europa, a partire dal 1807. Da questa data in poi, infatti, lo scontro tra Francia e inchilterra e completamente e definitivamente nelle mani di Napoleone. Tutte le campagne (Spagna, Portogallo, Prussia, Austria, eccetera) non sono considerate separatamente e isolate une dall'altra, come non lo furono nella realta. La necessita di calcolare come collegati gli scontri su due, tre, quattro fronti e settata da molti presupposti storici: il numero di nemici da affrontare, il blocco contre l'inghilterra, che facilmente diventa un'isolamento continentale francese, la tenacia britannica nel fomentare qualsiasi moto nazionale antifrancese lo scopo di Napoleone e la conquista di tutta l'Europa, senza la quale le possibilita economiche inglesi renderebbero impossibilie l'esistenza dell'Impero. Il Gioco delle Alleanze, create a seconda di meccanismi politico-militari in Constante Instabilita, e uno strumento, tanto per uno che per l'altro contendente. Necessario al fine di una vittoria che le sole forze dei due paesi non potrebbero nemmeno in teoria ottenere.
LITTLE BIG HORN     La vittoria di Toro Seduto
Sel la vita del pellerossa dopo la venuta dell'uomo bianco nel West, era difficile, dopo la scoperta nel 1874 di giacimenti d'oro nelle Black Hills (che il Governo Americano aveva dichiarato intoccabili) divenne impossibile. I pellerossa delle pianure, ripetutamente ingannati da trattari mai rispettati, bloccavano l'espansione dell'uomo bianco, con notevoli ripercussioni sull'economia. Gli alti comandi americani ritennero giunto il momento di farla finita: partirono tre colonne di soldati per attaccare e distruggere il grosso delle forze dei pellerossa. Il tenente colonnello George Armstrong Custer, desideroso di riacquistare il prestigio perduto e di non spartire con nessuno il merito della sicura vittoria, attaccò più di 2500 guerrieri con i 600 uomini del 7° reggimento di cavalleria alle 14.15 del 25 giugno 1876 senza aspettare le altre truppe. Dopo due ore, 256 tra ufficiali e cavalleggeri giacevano nella valle del torrente Little Big Horn. I pellerossa, che avevano perso 32 guerrieri, avevano infitto agli Stati Uniti la più pesante sconfitta di tutta la storia. Dopo la battaglia le tribù si divisero, consapevoli dell'inutilità della loro vittoria, e nel giro di pochi anni si arresero alla civiltà dell'uomo bianco.
NORGE
Il primo scontro tra Tedeschi e Alleati
Nel piano di espansione tedesco, la norvegia veniva subito dopo la polonia, con l'intervallo della inconsistente danimarca. Il pinao, secondo le nuove strategie preparate dall'alto comando della wehrmacht. Richiedeva: Appogio aereo dalla danimarca e successivamente dai vari aereoprti norvegesi conquistati; sbarco contemporaneo da navi militari in 5 porti differenti e appoggio delle stesse navi ai convogli della seconda ondata in arrivo dalla Germania; gruppo aviotrasportati e paracadutati per il controllo preventivo dei suddetti porti e aereoporti. A cio' si sommava il previsto crollo di un esercito norvegese assolutamente impreparato e il non intervento anglo-francese. Scopo dell'operazione era eiliminare la dipendenza tedesca, per quanto riguardava la produzzione e il transporto dei minerali ferrosi, dal controllo norvegese su narvik e sulle relative acque del mare del nord.


MOCKBA    1941 La battaglia di Mosca
Alla fine del settembre 1941 le previsioni del Führer sembravano avverarsi: la fine della campagna, prima dell'avvento dell'inverno e la completa distruzione dell'esercito russo, era a portata di mani. L'ordine del giorno del gruppo Armate Centro parlava di ben 73 divisioni di fanteria e di 13 divisioni corazzate nemiche annientate. Tuttavia la situazione non era ancora completamente sotto controllo rispetto alle esperienze precedenti, infatti le grandi sacche create non cedevano ma continuavano a resistere oltre ogni aspettativa. Era quindi necessario ancora uno sforzo. Con una superiorità di uomini e mezzi di 2 a 1 e in cielo di 3 a 1 cominciò quella che doreva essere l'ultima e definitiva offensiva.

SUPERMARINA    
La guerra aeronavale nel Mediterraneo

Mussolini nella primavera del 1940 si era convinto che la vittoria della Germania, oltre che certa, era molto prossima e senti la necessità di entrare in guerra prima che fosse troppo tardi per potersi sedere al tavolo della pace a fianco di Hittler: il crollo ormai prossimo della Francia lo invoglio a stringere i tempi.




ROMMEL     L'ultima gloria a Kasserine

per alleggerire la pressione in Tunisia, causata dagli sbarchi alleati, il Commando supremo delle forze dell'Asse in Nord Africa acceto la proposta di Rommel di sferrare un attacco generale verso la citta di Kasserine. Lo scopo era duplice: dimostrare la vitalita dei veterani dell'Afrika Korps agli Americani, prima dell'arrivo dell'8° armata di Montgomery e contemporaneamente tagliare in due le vittoriose forze alleate provenienti dal Marocco e dall'Algeria.L'obiettivo era la costa Algerina, raggiungibile tramite le strade per Le Kef o per Tablessa. La posta in gioco era definitiva: un altor scacco per l'Asse e il Nord Africa sarebbe stato perso. La data: il 14 Febbraio 1943



SICILE '43    L'inizio della fine.

La guerra intorno al Meditrraneo è il presupposto per gli sviluppi, positivi o negativi, dei due blocchi contrapposti. Per gli Alleati sbarcare vittoriosamente in Sicilia è il primo passo, nell'Europa continentale e per di più in un paese dell'Asse, verso la vittoria finale e il capovolgimento del corso storico della guerra.






OKINAWA   La battaglia piu sanguinosa del pacifico
All'inizio del 1945 il Giaponne, nonostante i numerosi rovesci subiti, non sembra ancora vicino al collaso. E veroche l'isola vulcanica di two Jima, conquistata il 17 marzo dal nemico doppo una serie di combattimenti molto sanguinosi, ha avvicinato di oltre mille chilometri gli Americani alle coste del Giappone e che la flotta imperiale, una volta formidabile, è ora decimata, ma il territorio metropolitano è ancora quasi inviolato. E gli AMericani devono ancora abbattere un baluardo di vitale importanza strategica prima di poter pensare all'operazione "Coronet", cloè all'invasione del Giappone. Questo estremo avamposto dell'impero a Okinawa, la maggiore delle isole Ryu-kyu. 1214 chilometri quadrati di caverne, grotte, anfratti e burroni che il Generale Mitsuru Ushijima, comandante in capo della 32° Armata imperiale, ha transformato in altrettanti fortilizi. E cosi gli AMericani, al comando del Generale Bolivar Buckner, il primo d'Aprile sbarcano, con il 24° Corpo d'Armata e il 3° Corpo dei Marines, per iniziare quella che sarebbe stata definita "la più sanguinosa battaglia del Pacifico", sotto l'appoggio della flotta dell'Ammiraglio Raymond A. Spruance.
YOM KIPPUR
il quarto conflitto arabo-israeliano del 1973
Alle ore 14:00 del 6-10-73 ha inizio un attaco congiunto siro-egiziano contro le frontiere di Israele. Quella che avrebbe dovuto essera la principale barriera difensiva di fronte ad una simile eventualità, la famosa linea BAR LEV, si sgretola in poche ore. Grazei ad un accurato impiego dell'elemento sorpresa l'incredibile sembra accadere: su entrambi i fronti (Suez e Golan), una delle più accreditate forze armate del mondo deve arretrare di fronte ad un nuovo ed imprevedibile esercito arabo. E di nuovo in gioco, per la quarta volta, la sopravvivenza di Israele.

EAST & WEST    La terza guerra mondiale

La crisi petrolliera, l'avvicendarsi frenetico del regimi africani e sudamericani, la posizione sempré più distaccata del terzo mondo, il bruccoltotale delle armi atomiche strategiche portano alla crisi tra le Superpotenze su tutti i fronti. Tre giochi in uno per permettere di prevedere ciò che tutti temono di vedere.





WOHROM
Spade e magia contro le forze del male

Dopo i Secoli Neri i cui la provincia Ragatal era estata abbandonata per la morte del grande re Wohrom, due famiglie di cavalieri tentano di risalire sul trono rimasto vacante. Sulla loro strada si trovano però esseri mostruosi che cistodiscono gli amuleti necessari per entrare nel sepolcro del re, ed essere quindi incoronati. La vittoria potrà essere solo il frutto della sconfitta di tutti i nemici, sia magici che umani.





IDRO     La rivolta del tritoni

Nel mondo sommerso di Moog l'ordine sociale imposto dal Krost con la violenza e la sopraffazione minaccia di crollare: i tritoni, tenuti in stato di schiavitù nelle piantagioni sottomarine di corallo hanno finalmente trovato la forza di rebellarsi ai loro signori, grazie anche all'alleanza interessata delle sirene, che nei Krost vedevano un nemico sempre più potente ed in espansione.





ZARGO'S LORDS
Duelli magici per il potere mondiale
Al principio, erano solo i cavalieri a dominare il mondo di Zargo, Nell'arco di secoli, grazie alla loro forza, avevano construito castelli sui quattro continenti, soggiogando tutti gli umani, d'accordo con i Maghi, depositari dell'arte delle Visioni e della Conoscenza. Ma poi, da mondi strani e lontani, giunsero altri popoli, con poteri diversi e terribli, che a poco a poco strapparono ai Cavalieri non solo terre da sfruttare e su cui edificare le loro città, ma anche masse di umani, trasformati a loro immagine. Si arrivò così a quella che negli annali di Zargo viene chiamata la "Gerrra dei Signori". Nell'arco di un anno, tra alleanze allaciate e subito tradite, liberando forze e poteri straordinari, scontri inauditi incendiarono tutto il pianeta, in una lotta senza quartiere, dove vincere significava gloria e potere, perdere significava estinguersi.


ZARGO'S LORDS 2
i nuovi Signori di Zargo.

Il primo "gamette" che vi permetterà di guidare nuovi popoli esercitando le arti della magia di Zargo.








BLUE STONES

Nel castello del Monaci Maghi di Zargo, in cima a quattro torri, erano piazzate le quattro pietre azzure incantate. Grazie ad esse i Monaci avevano il potere sui quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco, potere col quale dominavano il planeta. Da secoli le bande del predoni che circolavano per quelle terre sognavano di impadronirsene e spodestare cosi gli odiati Monaci. E un giorno finalmente decisero ciò che per tanto tempo era sembrato loro solo un impossibile sogno: tutti insieme, uniti, partirono all'assalto delle mura del castello magico.




KROLL & PRUMNI   
uno scontro tra imperi galattici

Gli imperi dei Kroll e dei Prumni, fondati su civiltà diverse ma resi entrambi instabili da vari movimenti separatisti interni, arrivano allo scontro diretto. Ognuno ha la necessità economica e politica di conquistare e colonizzare un numero di pianetini, ricchi di materie prime, superiore all'altro. La posta in gioco, in caso di sconfitta, è il disfacimento sia del regime che dell'impero. il termine massimo per presentare ai rispettivi popoli il successo sull'avversiario e ristabilire cosi l'ordine interno, è di trenta successioni temporali. Al termine delle quali il regime dell'impero sconfitto si disitegrerà scomparendo definitivamente dalla scena gallactica.

MILLENNIUM    L'era dell'invasione

Lo sviluppo tecnico delle civilta' terrestri, permettendo la colonizzazione spaziale della gallassia, aveva creato un sistema imperiale che dominava, piu' o meno efficamente, tutta una serie di sistemi solari, inevitabilimente, pero', l'attivita' in quella zona di spazio attiro' l'interesse di una civilta' simile a quella che aveva avuto origine sul terzo planeta del sole, in un incontro tra imperi in expansione, interesse non puo' che significare scontro. Nasce cosi' la prim battaglia spaziale della storia dell'uomo, come e' documentato dal messaggio pervenuto al palazzo imperiale all'alba del 15 Maggio 2896: "... Astronavi aliene armate e ostili entrate nel raggio del sistema esterno f: attaccate e distrutte due basi orbitali ......"





FREE GAME   
Progettate o elaborate i vostri giochi con Free Game

   La scatola contiene:

   1 mappa biancha a due facce: una esagonata e l'altra a ottagoni e quadrati, numerata e fustellata in formato 68x97cm.

   2 fogli di pedine bianche, fustellate, per un totale di 570 pezzi.

   1 sottovuoto porta pedine



Gioco pubblicato da Jeux Descartes ma fabbricò da International Team:

ALESIA    



Non di regolamento in italiano